PIEVE

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POLAROID

sabato 13 ottobre 2012


LETTERA APERTA ALLA CANCELLIERA MERKEL

Signora Cancelliera,

sono un italiano con madre greca che si rivolge a lei affidando questo messaggio alla rete e sperando che le adesioni o comunque la sua lettura permettano di coinvolgere abbastanza persone, in Italia e all'estero, da farlo diventare un macigno che lei e l'opinione pubblica tedesca non possiate ignorare.
La sua politica e le sue decisioni sono nell'interesse del popolo tedesco e mai affermazione fu più erronea e moralmente inaccettabile di questa. Lei ha dimenticato. Ha dimenticato cosa è accaduto e come il mondo intero già una volta sia stato sconvolto da una Germania unita tutta sotto un capo sanguinario.
Il suo paese fu vinto per opera soprattutto degli inglesi e degli americani, nei cui confronti lei e il suo governo avete precisi irrefutabili e moralmente indiscutibili obblighi di riconoscenza. Se la Germania non è stata messa al bando delle nazioni civili, se è risorta, lo dovete alla generosità degli Stati Uniti, che dopo una guerra sanguinosa, subito cancellarono ogni risentimento e aiutarono il popolo tedesco, prima sfamandolo, e poi con un gigantesco sforzo finanziario e con l'epica difesa di Berlino, a rientrare nel giro di pochi anni delle nazioni su un piede di parità consentendo alla vostra economia di riprendere il posto che il suo paese per l'operosità del vostro popolo meritava a piena ragione. E tutti hanno voluto dimenticare. Ma se non all'Europa tutto ciò comporta che a una richiesta degli Stati Uniti di evitare di ripetere con altri mezzi gli errori del passato, precipitando il mondo intero in una crisi che alla fine travolgerò la stessa Germania, voi non possiate per nessuna ragione al mondo non corrispondere.
Abbiamo letto le sue aberranti dichiarazioni su quello che lei non consentirà sino a che vivrà e pensiamo che un qualsiasi politico in qualsiasi paese dovrebbe vergognarsi di una affermazione del genere e chiedere scusa prima di tutto al suo popolo.
Abbiamo letto che sta montando nell'opinione pubblica tedesca la convinzione di una superiorità morale e che in particolare i paesi del sud d'Europa sono caratterizzati dalla presenza di fannulloni che non pagano i debiti.
Abbiamo letto e visto che in qualche modo questi giudizi approssimativi sono condivisi da larghe masse.
Quanto alla Grecia le affermazioni i giudizi e i fatti denotano un atteggiamento sprezzante e ingiustificabile.
Lei, signora cancelliera, non solo non è una statista, ma sta facendo in modo che intorno alla Germania monti nuovamente un clima di inimicizia e ripulsa che distruggerebbe gli sforzi e i risultati che parevano sinora acquisiti.
Lei, signora cancelliera, ha una vista corta indegna delle migliori tradizioni germaniche, indegne di un grande popolo che tanto ha dato al mondo.
Se davvero ha detto o pensato quello che la stampa riporta, si dimetta.
Se crede davvero di obbedire a una qualche morale, si dimetta, innanzi tutto nell'interesse del suo paese.
Sappiamo che la maggioranza dei tedeschi non pensa e non condivide la sua politica e la sua vergognosa ostinazione nel mantenere un ruolo e una posizione che non merita.
Quanto alla Germania, nel dopoguerra assieme a Francia e Italia ha costruito con pazienza e guardando al futuro, una Europa che ora lei sta distruggendo
Si dimetta, signora cancelliera, non umilii il suo paese, non lo isoli, non lasci che masse esasperate pensino che se la Germania ha questi giudizi sull'Europa non protestante allora è meglio che il suo popolo non frequenti proprio quel Sud di cui lei vede solo il mare e il sole.
Si dimetta. Subito. Non permetta che si torni alla situazione dell'inizio del scolo scorso ma con una economia distrutta.
Il suo gesto non lo deve a tutto il mondo che le chiede una politica diversa. Lo deve agli stati Uniti, con cui il suo popolo ha siglato un contratto solenne.
Quanto all' Europa all'Italia e alla Grecia, studi e pensi alle vere e proprie idiozie che le e il suo governo avete alimentato. Sappia che i Greci, lavorano ben più dei tedeschi.
E di fronte al mancato pagamento dei dei danni di guerra, chieda perdono per un rifiuto che avrebbe consentito alla Grecia di risolvere già anni fa i suoi problemi.
Se non vuole che tutti i tedeschi vengano tenuti lontani ed evitati, si dimetta. Subito. Non pensi che se cambia politica possa cambiare anche il giudizio che sotto il velo della diplomazia e delle buone maniera non solo noi, ma tutto io mondo ha nei suoi confronti.
Lei è consegnata alla storia, senza appello, come un poltico di corte vedute espresso da un grande popolo che ha saputo dare al mondo grandi statisti.
Se ne vada, Subito. Adesso.